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Legionellosi

Scritto il 11 giugno 2014 da admin

Alcuni dei principali luoghi di lavoro/vita, attività e attrezzature che possono essere a rischio legionellosi sono rappresentati da:Legionella

  • sistemi idraulici che comprendono una torre di raffreddamento
  • sistemi idraulici che comprendono un condensatore di evaporazione
  • sistemi idraulici di acqua calda e fredda
  • piscine termali
  • aerosol-terapia
  • soffioni della doccia
  • umidificatori e sistemi di atomizzazione dell’acqua
  • linee idrauliche per poltrone per dentisti
  • vasche di aerazione in impianti di trattamento biologico e in impianti preposti al trattamento delle acque di scarico industriali
  • macchine per la purificazione di acqua ad alta pressione
  • altri impianti e sistemi contenenti acqua che possono superare una temperatura di 20 °C ed emettere spray o aerosol
  • fontane ornamentali
  • serre con impianto di umidificazione
  • bocchette dell’aria condizionata

La lista precedente è solo un esempio di come è possibile contrarre la malattia dei legionari o la febbre di Pontiac.

Numerosi studi portano a concludere che la disinfezione, come intervento di prevenzione, è la tecnica che ha avuto, nel tempo, più sconfitte che successi e che la legionella è un germe ubiquitario impossibile da eliminare. Tuttavia si può tenere sotto controllo sia con un’attenta progettazione degli impianti che con un’attenta sorveglianza.

Devono essere considerati a rischio legionella tutti gli impianti e trattamenti tecnologici che operano nelle condizioni sotto riportate:

  • temperatura ottimale di sviluppo del batterio tra 25 e 42°C (crescita massima a 37°C)
  • ambiente aerobico
  • presenza di elementi nutritivi
  • polverizzazione dell’acqua
  • alto livello di contaminazione

La società Magister è in grado di effettuare campionamenti e analisi per la verifica della presenza di legionella.

Il campionamento dell’acqua per la ricerca di legionella, deve essere eseguito in un numero di siti che sia rappresentativo di tutto l’impianto idrico, e comunque in almeno sei punti.

Un esempio di intervento che può essere effettuato su in impianto di distribuzione di acqua è il seguente:

I punti in cui effettuare il campionamento possono essere: la rete dell’acqua fredda (serbatoio dell’acqua e il punto più distale dal serbatoio), la rete dell’acqua calda (serbatoio dell’acqua calda vicino alle valvole di scarico e il ricircolo dell’acqua calda), almeno due siti di erogazione lontani (punti terminali) dal serbatoio dell’acqua calda (docce, rubinetti).

I punti di campionamento ritenuti più rappresentativi e da cui, sostanzialmente, non si può prescindere per la valutazione di un impianto idrico sono:

  • collettore di uscita dell’acqua calda sanitaria dal serbatoio o dal bollitore (collettore normalmente indicato con il termine “mandata”)
    • il prelievo sulla mandata deve essere effettuato prima di ogni eventuale miscelazione
  • collettore di ritorno dell’acqua calda sanitaria (collettore normalmente indicato con il termine “ricircolo”)
  • fondo dei serbatoi di accumulo e degli scaldacqua anche elettrici
    • in tali serbatoi si possono depositare masse consistenti di calcare all’interno delle quali la temperatura dell’acqua è relativamente più bassa e conseguentemente viene favorita la nidificazione e la proliferazione della Legionella
  • tratti particolari delle tubazioni secondarie poco utilizzate o tratti terminali non connessi a sistemi di ricircolo (detti rami morti).
    • In questi tratti di tubazione è possibile la formazione di un consistente strato di biofilm nel quale può nidificare e proliferare la Legionella; se questi punti di erogazione sono poco usati è consigliabile eliminarli o vietarne l’accesso all’utenza
  • punti di erogazione più vicini e più distali rispetto al sistema di produzione dell’acqua calda sanitaria: soffioni delle docce e/o doccette di vasche da bagno ovvero da rubinetti di lavabo, sistemi rompigetto, tubi in gomma con doccia a telefono, aeratori, ugelli.

VALUTAZIONE

In base ai risultati dei campionamenti si possono distinguere alcune soglie di rischio a seconda della tipologia di impianto:

Legionella UFC

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