Progettazione pozzi e piezometri
I pozzi e i piezometri devono essere realizzati in materiali compatibili con gli inquinanti presenti nel sito e devono essere installati in numero sufficiente a caratterizzare gli acquiferi indagati, anche in relazione ai flussi delle acque sotterranee in ingresso e in uscita dal sito, vedono essere individuati chiaramente e in modo univoco.
Comunemente i piezometri impiegati in geotecnica sono di due tipi:
- Piezometro cosiddetto a “tubo aperto”
- Piezometro “Casagrande” o con cella elettrica/elettropneumatica
Il piezometro a tubo aperto consiste, essenzialmente, in un tubo (in acciaio, PVC, HPDE, ecc) cieco in corrispondenza dei tratti impermeabili o di cui non interessa li livello piezometrico e/o la qualità dell’acqua e microfessurato in corrispondenza agli strati interessanti (generalmente di buona permeabilità). In corrispondenza dei tratti non filtranti viene, generalmente, fatto il tentativo di ricreare le stesse condizioni di impermeabilità esistenti in natura, mentre in corrispondenza di quello filtrante viene creato il cosiddetto prefiltro, costituito da materiale più permeabile (sabbia, ghiaietto).
Il piezometro Casagrande consiste in una cella di materiale filtrante poroso, di diametro circa 50÷60 mm e lunghezza 15÷20 cm in cui confluiscono due tubicini di diametro 1/2″ e di lunghezza leggermente diversa (detti di mandata e di ritorno). La posa del piezometro Casagrande è fatta posizionando la cella direttamente nello strato permeabile e creando il prefiltro.
Il boccapozzo dei piezometri, per prevenire l’infiltrazione d’eventuale acqua superficiale, deve essere chiuso con un tappo a tenuta.
Magister, tramite i propri tecnici, è in grado di progettare e seguire la realizzazione di pozzi e piezometri secondo quanto indicato dalle disposizioni degli Enti di controllo e dalle normative vigenti.
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