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Laboratori e rischio chimico

Scritto il 19 gennaio 2016 da admin

L’INAIL ha diffuso un Manuale per la tutela della salute del personale dei laboratori di ricerca così da fornire una guida rapida e di facile consultazione per identificare e controllare il rischio chimico.

All’interno di un laboratorio l’impiego delle sostanze coinvolge diversi soggetti, che possono presentare una preparazione non sempre specifica.

Gli effetti sulla salute che possono realizzarsi a seguito di eventi espositivi ad agenti chimici sono i più diversi, fortemente condizionati dall’agente chimico e dalle condizioni di esposizione che si realizzano. Le sostanze chimiche sono fonte di pericolo e i relativi rischi devono essere controllati in modo da aumentare la qualità e la sicurezza delle attività di laboratorio. La peculiarità dell’utilizzo di agenti chimici, in questo contesto lavorativo, è di portare l’operatore a contatto, normalmente, con volumi  ridotti di sostanze che possono essere utilizzate sotto forma di miscela:  si realizzano così esposizioni ad agenti multipli, ma a basse dosi.

Possiamo affiancare il datore di lavoro nell’elaborazione del documento di valutazione del rischio chimico ai sensi degli artt. 223 e 236 del D.Lgs. 81/08.

Gli argomenti trattati nel Manuale spaziano dalla normativa europea per la classificazione e l’etichettatura di sostanze e miscele, ai principi generali di tutela e di controllo dell’esposizione (DPI compresi) e per la gestione di emergenze in un laboratorio, comprendendo anche esempi di sostanze tra loro incompatibili e segnaletica di sicurezza. In particolare le sostanze pericolose sono trattate al Titolo IX, che illustra al Capo I la “protezione da agenti chimici” e al Capo II la “protezione da agenti cancerogeni e mutageni”. Per alcune sostanze esistono inoltre dei valori limite di esposizione professionale e dei divieti che è necessario conoscere e rispettare (Allegati XXXVIII, XXXIX e XL).

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