Laboratori e rischio chimico
L’INAIL ha diffuso un Manuale per la tutela della salute del personale dei laboratori di ricerca così da fornire una guida rapida e di facile consultazione per identificare e controllare il rischio chimico.
All’interno di un laboratorio l’impiego delle sostanze coinvolge diversi soggetti, che possono presentare una preparazione non sempre specifica.
Gli effetti sulla salute che possono realizzarsi a seguito di eventi espositivi ad agenti chimici sono i più diversi, fortemente condizionati dall’agente chimico e dalle condizioni di esposizione che si realizzano. Le sostanze chimiche sono fonte di pericolo e i relativi rischi devono essere controllati in modo da aumentare la qualità e la sicurezza delle attività di laboratorio. La peculiarità dell’utilizzo di agenti chimici, in questo contesto lavorativo, è di portare l’operatore a contatto, normalmente, con volumi ridotti di sostanze che possono essere utilizzate sotto forma di miscela: si realizzano così esposizioni ad agenti multipli, ma a basse dosi.
Possiamo affiancare il datore di lavoro nell’elaborazione del documento di valutazione del rischio chimico ai sensi degli artt. 223 e 236 del D.Lgs. 81/08.
Gli argomenti trattati nel Manuale spaziano dalla normativa europea per la classificazione e l’etichettatura di sostanze e miscele, ai principi generali di tutela e di controllo dell’esposizione (DPI compresi) e per la gestione di emergenze in un laboratorio, comprendendo anche esempi di sostanze tra loro incompatibili e segnaletica di sicurezza. In particolare le sostanze pericolose sono trattate al Titolo IX, che illustra al Capo I la “protezione da agenti chimici” e al Capo II la “protezione da agenti cancerogeni e mutageni”. Per alcune sostanze esistono inoltre dei valori limite di esposizione professionale e dei divieti che è necessario conoscere e rispettare (Allegati XXXVIII, XXXIX e XL).
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