Campi elettromagnetici
A causa della mansione svolta o per gli ambienti in cui si trovano ad operare, molti lavoratori possono essere esposti a campi elettromagnetici.
Esempi di sorgenti artificiali di radiazioni elettromagnetiche sono: ripetitori radiofonici, televisivi e telefonici, telefoni cellulari, linee aeree in alta tensione, radar, lampade abbronzanti, attrezzature per radioterapia e tomografia, saldatura a elettrodo, elettrodomestici, quali, tostapane, ferro da stiro, rasoio elettrico, phon.
La normativa attuale sui campi elettromagnetici è fortemente cautelativa perché non esistono, ancora, prove certe e definitive sugli effetti nocivi di lungo periodo che tali agenti possono causare; nonostante questo è crescente nei cittadini la preoccupazione per l’inquinamento elettromagnetico. Gli effetti che un’esposizione a campi elettromagnetici provoca nel corpo umano e nelle sue cellule dipendono soprattutto dalla frequenza e dalla intensità del campo elettromagnetico.
Magister, tramite i propri tecnici specializzati, è in grado di predisporre, anche mediante misure in situ, il documento di valutazione dei campi elettromagnetici.
Il D.Lgs. 81/08 (al Capo IV, Titolo VIII) prevede l’adozione di misure di prevenzione e protezione dei lavoratori dai danni fisici che dipendono dall’esposizione ai campi elettromagnetici (da 0 Hz a 300 GHz).