Campionamento e analisi chimiche
Obbettivo delle indagini ambientali è quello di valutare il livello di esposizione (personale o d’area) a determinanti agenti chimici.
La società Magister (tramite propria strumentazione) è in grado di effettuare numerosissimi campionamenti e indagini ambientali di svariate matrici organiche e inorganiche sia negli ambienti di lavoro che di vita
Esempi di possibili interventi sono:
- monitoraggi personali e ambientali per la ricerca di polveri (inalabili, respirabili e polveri sottili (PM10, PM2.5, PM0.3)), fumi di saldatura e ossidi metallici,
- monitoraggi personali e ambientali per la ricerca di solventi, composti organici, inorganici, acidi e basici (siamo attrezzati anche con campionatori passivi, a lettura diretta e per campionamenti a lungo termine).
- monitoraggi personali e ambientali di lavoro per la ricerca di fibre di amianto, silice e fibre vetrose artificiali
- scarichi in fogna e acque superficiali, verifiche dei piezometri/pozzi e delle emissioni in atmosfera.
- campionamenti negli ambienti di vita per valutare il livello di inquinamento presente.
- campionamento parametri microbiologici
- radon
La società, anche grazie a laboratori accreditati, fornisce i risultati analitici in tempi brevi.
Durante l’esecuzione delle misurazioni di esposizioni professionali per via inalatoria la norma a cui fare riferimento è la UNI EN 689, norma che contiene un metodo per la valutazione dell’esposizione, una strategia di misurazione, una procedura di misurazione, procedure per valutare l’esposizione misurata nei confronti di un valore limite, un criterio per stabilire modalità e periodicità delle misurazioni di controllo.
Per utilizzare le misurazioni per la valutazione dell’esposizione professionale, occorre disporre di un sistema di valori limite. La norma UNI EN 689 riporta uno schema di riferimento che è auspicabile adottare, circa le fonti dalle quali è possibile desumere i valori limite di esposizione professionale da rispettare.
I principali obbiettivi per cui si decide di effettuare delle indagini ambientali (oltre che per la verifica del livello di esposizione) sono:
- indirizzare la scelta degli interventi per minimizzare la possibilità di superamento dei limiti
- garantire il mantenimento di condizioni igienico-ambientali adeguate
- verificare l’efficacia delle procedure adottate e degli interventi realizzati
- ricercare i punti di dispersione di un inquinante
- valutare le conseguenze di modifiche impiantistiche
- valutare l’efficacia dei dispositivi personali di protezione (DPI) utilizzati
- valutare l’esposizione professionale a fini medico-sanitari (definizione del programma di sorveglianza sanitaria e/o dell’idoneità ad una mansione ecc.)
Recentemente l’INAIL ha redatto una serie di schede di rischio professionale per l’industria meccanica; in queste schede (di cui si rimanda alla lettura) è presente anche una parte che riguarda i possibili rischi di natura chimica legati alle attività.
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