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Impianti di depurazione

Gli impianti di depurazione costituiscono una fonte di notevoli emissioni odorigene e sono spesso causa di proteste da parte della popolazione residente in prossimità degli impianti. Tuttavia, fino a questo momento taledepuratore problematica è stata parzialmente trascurata, poiché ritenuta secondaria rispetto agli aspetti impiantistici e gestionali relativi alle acque e ai fanghi originati dal trattamento.

Nella sua formulazione originaria il D.Lgs. 152/06 inseriva tale tipologia di impianto tra quelle scarsamente rilevanti agli effetti dell’inquinamento atmosferico (art. 272, Impianti in deroga).

La modifica introdotta con il D.Lgs. 128/2010 ha riportato l’attenzione su tale fonte di emissioni, escludendo dalla derogale linee di trattamento dei fanghi.

Tale modifica ha portato alla necessità di dotarsi di autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell’art. 269 del D.Lgs. 152/06. La deroga riguarda (allegato IV alla parte V a seguito della modifica introdotta con DM 15/01/14):

p) Impianti di trattamento delle acque, escluse le linee di trattamento dei fanghi, fatto salvo quanto previsto dalla lettera p-bis)

p-bis) Linee di trattamento dei fanghi che operano nell’ambito di impianti di trattamento delle acque reflue con potenzialità inferiore a 10.000 abitanti equivalenti per trattamenti di tipo biologico e inferiore a 10 m 3 /h di acque trattate per trattamenti di tipo chimico/fisico; in caso di impianti che prevedono sia un trattamento biologico, sia un trattamento chimico/fisico, devono essere rispettati entrambi i requisiti

 La società Magister è in grado di predisporre la necessaria documentazione per quanto riguarda gli carichi di acqua e le emissioni in in atmosfera generate dai depuratori

Ai sensi dell’art. 74 del D.Lgs.152/06 si definiscono acque reflue urbane le acque reflue domestiche o il miscuglio di acque reflue domestiche, di acque reflue industriali ovvero meteoriche di dilavamento convogliate in reti fognarie, anche separate, e provenienti da agglomerato, dove con acque reflue domestiche si intendono le acque reflue provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche, mentre con acque reflue industriali si individuano le acque reflue scaricate da edifici od impianti in cui si svolgono attività commerciali o di produzione di beni, diverse dalle acque reflue domestiche e dalle acque meteoriche di dilavamento.

Un impianto di depurazione prevede dei trattamenti che possono essere classificati, in relazione alla tipologia, in:

  • meccanici
  • biologici
  • chimici
  • fisici

Oltre alla linea acque, gli impianti di depurazione, generalmente, sono dotati di una linea fanghi per il trattamento dei fanghi prodotti durante la depurazione delle acque. Possibili tipologie di linee fanghi sono:

• Letti di essiccamento;

• Ispessimento (a gravità o meccanico)

• Disidratazione meccanica (trattamenti meccanici di nastro/filtro pressatura, centrifugazione);

• Trattamenti termici di essiccazione (essiccamento a bassa temperatura, essiccamento ad alta temperatura, ossidazione a umido, termodistruzione, gassificazione e pirolisi) ;

• Digestione aerobica;

• Digestione anaerobica;

• Stabilizzazione chimica;

• Altri trattamenti: ossidazione/disinfezione

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